La Puntabella è un luogo sospeso tra lo specchio del Lago Trasimeno e la Collina Umbra che lo circonda. Questa sua condizione, geografica, ma anche storica, così peculiare, l’ha preservata nei secoli dai qualsiasi processo di selvaggia urbanizzazione, fatto di insediamenti massicci e dalla penetrazione di un nuovo di scarsa qualità. Grazie a questa forma di “resilienza” al processo di antropizzazione, la Puntabella è rimasto un luogo incantato, silenzioso, arcaico e selvaggio, rimanendo a misura umana, quella peculiarità che ci incanta ogni qualvolta ci affacciamo, lasciandoci inebriare dai colori e dai profumi, quegli stessi elementi che hanno ispirato il locale che si è generato passo dopo passo nella testa dell’Architetto lavorando sulla specchiante lucentezza del vetro retroverniciato o sulla rugosa superficie di un intonaco in calce o delle terrecotte smaltate di rivestimento degli arredi. Un luogo ed un locale che molti ormai definiscono in gergo anglofono “a place to be”, che non è soltanto un bar, come non è soltanto un ristorante, la Puntabella è il riflesso del nostro spirito Wabi-Sabi, crudo ed onesto, rappresenta la bellezza come quel complesso di sensazioni eccitanti e gradevoli, che ci fanno sentire più vivi ed in piena relazione con il mondo che ci circonda.